All'Aggabachela di Sassari l'Underground hip hop festival
Nel locale di via Diaz si terrà un concerto al mese sino a febbraio
Ad alternarsi nel live show di questo fine settimana saranno gli stessi Morto che parla, Rigantanti, Dj Skunk, Rupez, Shine, Redhed, Asthra Gubba, Nothing but trouble, Futta, Volti estranei e Brigata Klandestina. Tra i nomi presenti nel mixtape ma che non saranno presenti sul palco, Giocca, Mistacabo da Cagliari, Scascio da Olbia, Nose e Skone. Sulle basi di Mr Nobody, Sparra, Senka, Cosimo Martinez, Pherro e altri ancora, il secondo volume di Esse esse war vuole offrire una panoramica della scena musicale sassarese, raccogliendo le voci di chi coltiva un genere che continua a far parlare di se.
Il concerto di questo fine settimana è il primo degli appuntamenti che avranno una caduta mensile fino a febbraio. “La prima serata sarà solo in stile sassarese - spiega Alessandro Piras dell’associazione 4maq - ma a partire dalla prossima avremo ospiti come Salmo, Bassi Maestro, Menhir, Quilo dei Malos Cantores e altri ancora. Inoltre è da sottolineare la presenza dell’Aggabachela, con cui è nata la prima collaborazione”. Il locale, diventato ormai un cult delle notti sassaresi, continua a ospitare tra le sue mura tantissimi giovani, offrendo loro l’occasione di ascoltare ogni volta generi musicali diversi.
A limare il lavoro dei rapper sassaresi che si sono alternati tra le canzoni del cd, ci hanno pensato i Morto che Parla, che si sono occupati di gestire l’organizzazione tra i cantanti e di incidere il disco. “L’idea di dare vita al secondo volume di Esse esse war, nasce dall’esigenza di creare un disco in cui potessero partecipare i gruppi più vicini a noi” ha spiegato Salvatore Muroni dei Morto che Parla. Un seguito nato anche da un discreto successo proveniente dal primo volume, uscito nel novembre 2010, in cui i gruppi della città si erano riuniti per dare una prima immagine della scena rap. “Oggi è grazie all’Associazione 4Maq se si trovano degli spazi in cui potersi esibire, prima era molto più difficile” ha continuato Salvatore.
No comments:
Post a Comment