Oct 27, 2011

LA NUOVA SARDEGNA SULL' "UNDERGROUND HIP HOP FESTIVAL"



All'Aggabachela di Sassari l'Underground hip hop festival

Nel locale di via Diaz si terrà un concerto al mese sino a febbraio

    di Michele CocchiarellaSASSARI. Continuano le serate all’Aggabachela, l’ormai storico circolo culturale in via Diaz 22 a Sassari, che continua a dare voce alla musica isolana e non solo. Sabato 29 ottobre appuntamento con "Underground hip hop festival", l’evento organizzato dall’Associazione 4Maq e Aggabachela. A partire dalle 21 e fino alle 24 ci sarà la presentazione ufficiale di “Esse esse war vol. II”, il mixtape che include la partecipazione di diversi gruppi della scena rap locale. Scaricabile in free download, il lavoro è nato lo scorso giugno dall’idea dei Morto che parla, un gruppo rap di Sassari nato nel 2001.

    Ad alternarsi nel live show di questo fine settimana saranno gli stessi Morto che parla, Rigantanti, Dj Skunk, Rupez, Shine, Redhed, Asthra Gubba, Nothing but trouble, Futta, Volti estranei e Brigata Klandestina. Tra i nomi presenti nel mixtape ma che non saranno presenti sul palco, Giocca, Mistacabo da Cagliari, Scascio da Olbia, Nose e Skone. Sulle basi di Mr Nobody, Sparra, Senka, Cosimo Martinez, Pherro e altri ancora, il secondo volume di Esse esse war vuole offrire una panoramica della scena musicale sassarese, raccogliendo le voci di chi coltiva un genere che continua a far parlare di se.

    Il concerto di questo fine settimana è il primo degli appuntamenti che avranno una caduta mensile fino a febbraio. “La prima serata sarà solo in stile sassarese - spiega Alessandro Piras dell’associazione 4maq - ma a partire dalla prossima avremo ospiti come Salmo, Bassi Maestro, Menhir, Quilo dei Malos Cantores e altri ancora. Inoltre è da sottol
    ineare la presenza dell’Aggabachela, con cui è nata la prima collaborazione”. Il locale, diventato ormai un cult delle notti sassaresi, continua a ospitare tra le sue mura tantissimi giovani, offrendo loro l’occasione di ascoltare ogni volta generi musicali diversi.

    A limare il lavoro dei rapper sassaresi che si sono alternati tra le canzoni del cd, ci hanno pensato i Morto che Parla, che si sono occupati di gestire l’organizzazione tra i cantanti e di incidere il disco. “L’idea di dare vita al secondo volume di Esse esse war, nasce dall’esigenza di creare un disco in cui potessero partecipare i gruppi più vicini a noi” ha spiegato Salvatore Muroni dei Morto che Parla. Un seguito nato anche da un discreto successo proveniente dal primo volume, uscito nel novembre 2010, in cui i gruppi della città si erano riuniti per dare una prima immagine della scena rap. “Oggi è grazie all’Associazione 4Maq se si trovano degli spazi in cui potersi esibire, prima era molto più difficile” ha continuato Salvatore.

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